Sviluppo[modifica]
Steve “Guins00” Freak, il precedente designer della mappa popolare di Warcraft III: The Frozen Throne, DotA Allstars, assieme a Steve “Pendragon” Mescon, l’amministratore dell’ex supporto ufficiale della mappa, fu coinvolto con Riot Games nello sviluppo di League Of Legends. Usando il DotA originale creato da Eul (la mappa originale Defence of The Ancients per Warcraft III: Reign of Chaos) come base, Guins00 creò DotA Allstars inserendo il suo personale mix di contenuti, espandendo largamente il numero di personaggi, aggiungendo numerosi oggetti utilizzabili e vari cambiamenti nel gameplay. Guins00 poi passò alla versione 6S della mappa al suo corrente sviluppatore, Icefrog.[3] Pendragon, il direttore delle relazioni nella community per Riot Games, aiutò nel creare il precedente sito web di DotA Allstars assieme al suo forum.
L’idea di un successore spirituale di Defense of the Ancients che rimanesse però un gioco a sé stante con un proprio motore di gioco, diversamente dall’essere un altro Mod di Warcraft III cominciò a materializzarsi alla fine del 2005. League of Legends nacque quando “un paio di membri attivi della community di Dota credette che il gameplay fosse così divertente e innovativo da rappresentare la nascita di un nuovo genere e meritasse di essere un gioco professionale con molte più caratteristiche e servizi riguardanti al gioco. Riot Games fu cofondato da Brandon Beck e Marc Merrill. Diventarono partner con alcune delle menti creative dietro alla creazione di Dota-Allstars, Steve “Guinsoo” Feak e Steve “Pendragon” Mescon. Riot Games aprì ufficialmente i battenti nel settembre 2006, e attualmente ha più di 1000 persone al lavoro su League of Legends,[4] “inclusa la loro robusta piattaforma tecnologica per revisionare e operare il gioco, nonché un team dedicato alle relazioni con la community.”
Secondo Marc Merrill, durante la creazione dei vari campioni del gioco, invece di lasciare la creazione solo ad un ristretto numero di persone, si decise di aprire il processo a chiunque nella compagnia basandosi su un modello già pronto su cui ognuno poi avrebbe potuto votare quale campione si sarebbe guadagnato un posto nel gioco.